LA TESTISTICA UTILIZZATA
Nei casi in cui si debba decidere sull’affidamento dei figli, in quei casi di separazione in cui i genitori non trovano un accordo, o in generale quando si parla di affido dei minori, la decisione spetta al Giudice.
L'assessment delle competenze genitoriali deve essere svolta su più livelli.
La perizia psicologica é finalizzata a:
La rosa dei test utilizzati, scelti in base alla situazione specifica, sono:
Test di Rorschach, Test di Rorschach di coppia, Test di Wartegg, Favole della Duss, Blacky Pictures Test, T.A.T, C.A.T, Family Relation Test, Parents Preference Test, Cuida, Faces IV, Test Grafici, MMPI-RF, MMPI-A, Disegno Congiunto, Intervista Clinica Generazionale, WAIS-IV, WISC-IV, Matrici Progressive di Raven ecc.
L'assessment delle competenze genitoriali deve essere svolta su più livelli.
La perizia psicologica é finalizzata a:
- una valutazione delle caratteristiche psichiche dei genitori, della loro valenza educativa, del modo in cui i figli vivono e si rapportano alle figure parentali, in vista della decisione più opportuna da prendere (Cigoli et al., 1997)
- nello specifico, lo studio dei rapporti interpersonali fra i componenti della famiglia
- lo studio delle capacità genitoriali di entrambe le figure parentali di riferimento (ed in alcuni casi anche le altre figure significative per l’educazione dei figli, es. i nonni)
- lo studio del contesto socio-familiare in generale (ambiente scolastico, famiglia allargata)
La rosa dei test utilizzati, scelti in base alla situazione specifica, sono:
Test di Rorschach, Test di Rorschach di coppia, Test di Wartegg, Favole della Duss, Blacky Pictures Test, T.A.T, C.A.T, Family Relation Test, Parents Preference Test, Cuida, Faces IV, Test Grafici, MMPI-RF, MMPI-A, Disegno Congiunto, Intervista Clinica Generazionale, WAIS-IV, WISC-IV, Matrici Progressive di Raven ecc.
Lo scopo principale della valutazione è descrivere e quantificare il danno che la persona ha eventualmente subito come conseguenza dell’evento traumatico, indipendentemente dalla sua natura.
La valutazione di un presunto danno alla persona si basa su un giudizio comparativo e relativo, che non può prescindere dalla collocazione esistenziale del danneggiato nella sua storia di vita (Fornari, 2005).
In questo contesto di fondamentale importanza è la stima dello stato di salute antecedente l’evento lesivo. Questo va consente di confrontare lo stato psico-fisico del soggetto prima e dopo il trauma, e quindi di descrivere e stimare un eventuale peggioramento del suo funzionamento.
La valutazione del danno alla persona consiste proprio nel confronto tra un “prima” e un “dopo”. Solo questa comparazione, detta ipsativa o intraindividuale, è infatti adeguata a fornire le informazioni utili in responsabilità civile (Bianchi, 2005).
Gli strumenti maggiormente utilizzati per indagare in modo approfondito lo stato psichico della persona, al fine di evidenziarne un eventuale danno, sono costituiti dalla valutazione neuropsicologica dello stato cognitivo e dalla valutazione psicopatologica.
Tali valutazioni, quando condotte per l’accertamento delle conseguenze di traumi cranio-encefalici, hanno l’obiettivo di fornire una misura quantitativa, oltre che qualitativa, del funzionamento delle capacità cognitive indagate (livello intellettivo attuale e premorboso, ragionamento, funzioni frontali, attenzione, memoria, linguaggio, percezione, capacità prassiche, etc.) e di verificare la presenza di disturbi del comportamento associati al danno neurologico subito (ansia, depressione, etc.).
I disturbi rilevati devono essere poi messi in relazione con l’evento lesivo, per verificare la congruenza dello stato descritto, e per comprendere i processi psicopatologici che hanno avuto luogo.
Il risultato della valutazione complessiva, condotta sia attraverso approfonditi colloqui psicologici, che attraverso la somministrazione di prove testistiche specifiche – grazie alle quali si va a limitare fortemente la soggettività dell’esaminatore - permetterà di determinare la natura e l’entità del deficit, nonché le ripercussioni che questo avrà sugli aspetti affettivi, sociali e lavorativi nella vita della persona.
La rosa dei test utilizzati, scelti in base alla situazione specifica, sono:
TIB, T.O.M.M., Test delle 15 parole di Rey, Test di Rorschach, Test Grafici, MMPI-2 o MMPI-RF, MMPI-A, WAIS-IV, WISC-IV, Matrici Progressive di Raven, Batterie di test Neuropsicologici, ecc.
La valutazione di un presunto danno alla persona si basa su un giudizio comparativo e relativo, che non può prescindere dalla collocazione esistenziale del danneggiato nella sua storia di vita (Fornari, 2005).
In questo contesto di fondamentale importanza è la stima dello stato di salute antecedente l’evento lesivo. Questo va consente di confrontare lo stato psico-fisico del soggetto prima e dopo il trauma, e quindi di descrivere e stimare un eventuale peggioramento del suo funzionamento.
La valutazione del danno alla persona consiste proprio nel confronto tra un “prima” e un “dopo”. Solo questa comparazione, detta ipsativa o intraindividuale, è infatti adeguata a fornire le informazioni utili in responsabilità civile (Bianchi, 2005).
Gli strumenti maggiormente utilizzati per indagare in modo approfondito lo stato psichico della persona, al fine di evidenziarne un eventuale danno, sono costituiti dalla valutazione neuropsicologica dello stato cognitivo e dalla valutazione psicopatologica.
Tali valutazioni, quando condotte per l’accertamento delle conseguenze di traumi cranio-encefalici, hanno l’obiettivo di fornire una misura quantitativa, oltre che qualitativa, del funzionamento delle capacità cognitive indagate (livello intellettivo attuale e premorboso, ragionamento, funzioni frontali, attenzione, memoria, linguaggio, percezione, capacità prassiche, etc.) e di verificare la presenza di disturbi del comportamento associati al danno neurologico subito (ansia, depressione, etc.).
I disturbi rilevati devono essere poi messi in relazione con l’evento lesivo, per verificare la congruenza dello stato descritto, e per comprendere i processi psicopatologici che hanno avuto luogo.
Il risultato della valutazione complessiva, condotta sia attraverso approfonditi colloqui psicologici, che attraverso la somministrazione di prove testistiche specifiche – grazie alle quali si va a limitare fortemente la soggettività dell’esaminatore - permetterà di determinare la natura e l’entità del deficit, nonché le ripercussioni che questo avrà sugli aspetti affettivi, sociali e lavorativi nella vita della persona.
La rosa dei test utilizzati, scelti in base alla situazione specifica, sono:
TIB, T.O.M.M., Test delle 15 parole di Rey, Test di Rorschach, Test Grafici, MMPI-2 o MMPI-RF, MMPI-A, WAIS-IV, WISC-IV, Matrici Progressive di Raven, Batterie di test Neuropsicologici, ecc.