LA NEUROINFIAMMAZIONE:
un nemico non troppo silente
LA NEUROINFIAMMAZIONE: E SE FOSSE ANCHE COLPA SUA?
L'INFIAMMAZIONE ACUTA
L’infiammazione è uno dei meccanismi fisiologici più antichi ed efficaci del nostro organismo per rispondere a lesioni o agenti esterni (ustioni, infezioni, ecc.).
La risposta infiammatoria di tipo acuto che si osserva dopo un evento lesivo è cruciale per il processo di guarigione; tuttavia per essere efficace deve essere di breve durata.
...MA SE DIVENTA CRONICA....
Molteplici fattori come il consumo ripetuto di alcuni alimenti, lo stress, l’inquinamento, il fumo di sigaretta, squilibri alimentari, infezioni virali croniche, abuso di farmaci possono innescare o mantenere un processo infiammatorio, generando una condizione infiammatoria cronica e persistente che è alla base di diverse patologie.
L’infiammazione fa parte della risposta immunologica del sistema di sorveglianza e difesa dell’ospite; tuttavia, una infiammazione cronica di basso grado è una caratteristica patologica di diverse condizioni che comprendono la sindrome metabolica, la steatosi/steatoepatite non alcolica (NAFLD-NASH), il diabete mellito di tipo 2 (DMT2), le malattie cardiovascolari, la neuroinfiammazione e altre malattie cronico-degenerative.
Innumerevoli studi stanno studiando il fenomeno importantissimo della neuroinfiammazione, che è alla base di gran parte delle patologie mentali ma non solo. Anche il funzionamento della memoria, l'attenzione, il sonno, gli stati ansiosi, l'umore, la percezione del dolore...tutte funzioni quotidiane che diamo per scontate e che però vengono danneggiate se nel nostro organismo è presente una condizione infiammatoria generale o localizzata a livello cerebrale.
La neuroinfiammazione si origina a livello delle cellule responsabili nella manutenzione del cervello sano (la glia, o cellule gliali), che sono fortemente sensibili alle perturbazioni alimentari, allo stress emotivo e ai danni cerebrali (anche a danni non particolarmente gravi) e se si infiammano il nostro cervello va in sofferenza. La neuroinfiammazione può danneggiare anche il neurosviluppo, anche quando è presente una certa quota di infiammazione nell'organismo della mamma.
La neuroinfiammazione è ancora poco conosciuta, ma la comunità scientifica sta lavorando alacremente per capire sempre di più cause, meccanismi di mantenimento e modalità per ridurla.
Indubbiamente la via migliore per la sua riduzione o risoluzione è l'integrazione di stile di vita, nutrizione e nutraceutica (uso di integratori specifici) per le strutture biologiche e psicoterapia (o stimolazione cognitiva nei casi di decadimento cognitivo) e psicofisiologia per quanto riguarda la mente.
La ricerca scientifica ha ormai ampiamente dimostrato che l'alimentazione influisce sull'organismo non solo in termini di apporto di nutrienti e calorie, ma anche rispetto allo stato di infiammazione generale dell'organismo.
CAUSE DELLA NEUROINFIAMMAZIONE:
Le nostre cellulari responsabili nella manutenzione del cervello sano (la glia, o cellule gliali) sono fortemente sensibili alle perturbazioni alimentari, allo stress emotivo, ai danni cerebrali e alle sostanze tossiche e se si infiammano il nostro cervello va in sofferenza. Naturalmente anche infezioni e altre patologie possono essere responsabili o concorrere alla neuroinfiammazione, fino allo sviluppo di malattie neurodegenerative e autoimmuni.
COSA POSSIAMO FARE:
Possiamo prevenire con stili di vita sani e con una nutrizione consapevole, possiamo curare il corpo e la mente con interventi integrati.
Il primo passo è indagare sulla presenza di infiammazione.
L’infiammazione è uno dei meccanismi fisiologici più antichi ed efficaci del nostro organismo per rispondere a lesioni o agenti esterni (ustioni, infezioni, ecc.).
La risposta infiammatoria di tipo acuto che si osserva dopo un evento lesivo è cruciale per il processo di guarigione; tuttavia per essere efficace deve essere di breve durata.
...MA SE DIVENTA CRONICA....
Molteplici fattori come il consumo ripetuto di alcuni alimenti, lo stress, l’inquinamento, il fumo di sigaretta, squilibri alimentari, infezioni virali croniche, abuso di farmaci possono innescare o mantenere un processo infiammatorio, generando una condizione infiammatoria cronica e persistente che è alla base di diverse patologie.
L’infiammazione fa parte della risposta immunologica del sistema di sorveglianza e difesa dell’ospite; tuttavia, una infiammazione cronica di basso grado è una caratteristica patologica di diverse condizioni che comprendono la sindrome metabolica, la steatosi/steatoepatite non alcolica (NAFLD-NASH), il diabete mellito di tipo 2 (DMT2), le malattie cardiovascolari, la neuroinfiammazione e altre malattie cronico-degenerative.
Innumerevoli studi stanno studiando il fenomeno importantissimo della neuroinfiammazione, che è alla base di gran parte delle patologie mentali ma non solo. Anche il funzionamento della memoria, l'attenzione, il sonno, gli stati ansiosi, l'umore, la percezione del dolore...tutte funzioni quotidiane che diamo per scontate e che però vengono danneggiate se nel nostro organismo è presente una condizione infiammatoria generale o localizzata a livello cerebrale.
La neuroinfiammazione si origina a livello delle cellule responsabili nella manutenzione del cervello sano (la glia, o cellule gliali), che sono fortemente sensibili alle perturbazioni alimentari, allo stress emotivo e ai danni cerebrali (anche a danni non particolarmente gravi) e se si infiammano il nostro cervello va in sofferenza. La neuroinfiammazione può danneggiare anche il neurosviluppo, anche quando è presente una certa quota di infiammazione nell'organismo della mamma.
La neuroinfiammazione è ancora poco conosciuta, ma la comunità scientifica sta lavorando alacremente per capire sempre di più cause, meccanismi di mantenimento e modalità per ridurla.
Indubbiamente la via migliore per la sua riduzione o risoluzione è l'integrazione di stile di vita, nutrizione e nutraceutica (uso di integratori specifici) per le strutture biologiche e psicoterapia (o stimolazione cognitiva nei casi di decadimento cognitivo) e psicofisiologia per quanto riguarda la mente.
La ricerca scientifica ha ormai ampiamente dimostrato che l'alimentazione influisce sull'organismo non solo in termini di apporto di nutrienti e calorie, ma anche rispetto allo stato di infiammazione generale dell'organismo.
CAUSE DELLA NEUROINFIAMMAZIONE:
Le nostre cellulari responsabili nella manutenzione del cervello sano (la glia, o cellule gliali) sono fortemente sensibili alle perturbazioni alimentari, allo stress emotivo, ai danni cerebrali e alle sostanze tossiche e se si infiammano il nostro cervello va in sofferenza. Naturalmente anche infezioni e altre patologie possono essere responsabili o concorrere alla neuroinfiammazione, fino allo sviluppo di malattie neurodegenerative e autoimmuni.
COSA POSSIAMO FARE:
Possiamo prevenire con stili di vita sani e con una nutrizione consapevole, possiamo curare il corpo e la mente con interventi integrati.
Il primo passo è indagare sulla presenza di infiammazione.
COME FACCIO A SAPERE SE NEL MIO ORGANISMO E' PRESENTE INFIAMMAZIONE CRONICA?
Puoi avere una prima indicazione di massima dalla tabella qui sotto. Se manifesti uno o più sintomi di quelli elencati, potrebbe essere opportuno verificare la presenza di infiammazione da zuccheri o da alimenti.
QUAL E' IL TEST PIU' ADATTO A ME?
Nella tabella sotto puoi vedere che le diverse sintomatologie hanno probabilità di essere sostenute o da infiammazione da zuccheri o da alimenti o da entrambe. In base a questo criterio, sono elencati a fianco i diversi test.