LA SALUTE CEREBRALE
ALLA BASE DELLA SALUTE MENTALE
La ricerca scientifica ha ormai ampiamente dimostrato che molti fattori concorrono ad avere un cervello sano o un cervello fuori forma, o peggio, malato.
Troppo spesso sottovalutiamo la delicatezza del nostro prezioso organo, il cui benessere è fondamentale per una vita serena dal punto di vista della salute mentale, delle nostre emozioni, di gran parte dei nostri processi fisiologici, della nostra possibilità di agire nel mondo attraverso il movimento, delle nostre relazioni. Una buona salute cerebrale permette il raggiungimento di tutti i fattori indicati nel grafico qui a fianco: pensiero, cognizione, relazioni, qualità della vita... Se manca la salute cerebrale, è inevitabile il detrimento di alcune o tutte queste importanti variabili. |
L'incidenza di patologie cerebrali è in costante aumento. E non si parla solo di Malattia di Alzheimer, ma anche di disturbi del neurosviluppo, ADD/ADHD e altre patologie che si manifestano come disturbi mentali: ansia, disturbo ossessivo compulsivo, depressione. Sintomi di scarsa salute cerebrale sono anche indicati da disturbi del sonno, brain fog, difficoltà emotive.
Il quadro non è incoraggiante: se siete pronti per entrare nel panorama delle notizie allarmanti, potete proseguire nella lettura di cosa mette il nostro cervello ko, oggi e per il futuro.
Il quadro non è incoraggiante: se siete pronti per entrare nel panorama delle notizie allarmanti, potete proseguire nella lettura di cosa mette il nostro cervello ko, oggi e per il futuro.
Partiamo dai cambiamenti ormonali. I cambiamenti ormonali associati alla sindrome premestruale, pre-menopausa e menopausa, i risultati di squilibri della chimica cerebrale causati dagli ormoni e l'infiammazione cerebrale sono ormai talmente frequenti da essere considerati "normali". Ma non è così.
Lo stesso vale anche per l'andropausa, la "menopausa maschile", causata da un alterato equilibrio della funzione ormonale, che può rendere l'uomo scorbutico e di cattivo umore o spingerlo alla stereotipica "crisi di mezz'età".
I disturbi della tiroide impattano profondamente la salute e la funzione cerebrale: possono essere la fonte di brain fog, depressione, ansia e altre anormalità a base cerebrale. E, ancor peggio, accelerano la degenerazione cerebrale e perfino possono coesistere con l'autoimmunità cerebrale.
Poi ci sono le abitudini alimentari. Se a questi fattori aggiungiamo l'ingestione di proteine modificate come il glutine, cibi iperprocessati come le patate fritte, junk food e altri cibi pieni di radicali liberi, una dieta con pochi antiossidanti e grassi acidi essenziali, e i picchi verso l'alto e verso il basso di zucchero nel sangue grazie ai nostri irrinunciabili dolcetti e comfort foods...ecco che abbiamo creato l'ambiente perfetto per il declino del nostro cervello. Lo costruiamo ora e ne gettiamo le basi future, perfino nel bambino che portiamo in grembo, se siamo in gravidanza...
E gli stili di vita. Una vita stressante, la sedentarietà o l'eccesso di movimento, i conflitti relazionali...
Ma insieme agli stili alimentari e agli stili di vita ci stanno cose che non vi aspettereste.
Traumi cranici, anche le colpi alla testa magari anche lievi a cui non penseremmo mai (es. le testate a calcio, i colpi sulla testa nella box ecc.) una sottile autoimmunità cerebrale, scarsa circolazione ed altri fattori di carattere generale possono far sì che, se non considerati, possono causare l'avvio dei processi infiammatori che conducono alla perdita di salute cerebrale, fino ai quadri peggiori. Basti pensare ai giocatori della MBA in America.
E quando il cervello perde la capacità di fare il suo lavoro, cominciamo ad avere problemi di apprendimento.
Perdiamo motivazione, passione per la vita, perdiamo l'entusiasmo per i nostri hobby. Possiamo avere una diminuzione dei sensi (gusto, olfatto), e non ci godiamo più il cibo come una volta.
Possiamo avere problemi di equilibrio, avere vertigini.
Possiamo non essere più così funzionanti nelle relazioni, in famiglia, al lavoro.
Questa non è che una piccola e non esaustiva panoramica.
Insomma, un vero disastro.
Sì, perchè un cervello che ha un alto funzionamento ci permette di avere una vita altamente produttiva e di soddisfazione. Per contro, un cervello che funziona male ci porta a una vita di scarsa soddisfazione fatta di mancati obiettivi, inefficienza, depressione, ansia, dipendenza dagli altri.
Purtroppo nel nostro modello di medicina tradizionale si dà poca attenzione alla prevenzione della salute cerebrale, e si inizia a fare qualcosa solo quando la patologia è conclamata e quindi ha passato il punto di non ritorno, ignorando o non riconoscendo le fasi prodromiche della degenerazione cerebrale.
Il nostro è un invito a prendere consapevolezza e a notare quali sono i vostri eventuali punti di debolezza e cose "non normali" nella vostra funzionalità cerebrale, che siano lievi o più marcate. Piccole difficoltà di memoria, deflessioni dell'umore, stati ansiosi, nebbia cerebrale sono segni che il cervello non riesce a fare il suo lavoro come dovrebbe.
Intervenire oggi significa proteggere la qualità della nostra vita, anche di quella di domani.
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La Dr.ssa Miazzi è certificata presso le Amen Clinics come Professionista della Salute Cerebrale ed è in continuo aggiornamento e formazione presso Enti prestigiosi riconosciuti a livello internazionale che si occupano di Brain Health, come ad esempio il Kharrazian Institute.