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BRAINBLOG

NEUROSCIENZE DELLE RELAZIONI

2/9/2021

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LE 5 AREE CEREBRALI CHE POSSONO SABOTARE IL TUO MONDO RELAZIONALE.

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Ebbene sì. Se il nostro cervello funziona in modo alterato, le nostre relazioni ne possono risentire pesantemente.
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Ecco le regioni cerebrali che, se disregolate, possono mettere il bastone tra le ruote alla nostra vita relazionale, e non solo.
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1. Corteccia prefrontale (PFC). Situata dietro la fronte, coinvolta nel controllo degli impulsi, nelle capacità di giudizio e nella previsione delle conseguenze.
Quando la PFC è ipoattivata, le persone tendono ad essere impulsive nel parlare o nell’agire, spesso causando seri problemi nella relazione. 
Le persone che hanno una corteccia prefrontale “appisolata” tipicamente sputano in faccia commenti che fanno soffrire senza pensarci, del tipo “mi sembri ingrassata…”
In alcuni casi, queste persone possono anche condurre relazioni extraconiugali, senza valutare quali potrebbero essere le conseguenze del loro comportamento.
Possono anche avere difficoltà a dare attenzione al proprio partner. Esprimere pensieri e sentimenti può risultare loro difficile, quindi il compagno o la compagna possono lamentarsi  per la mancanza di conversazioni di significato per la relazione.
Se la PFC è ipoattivata si può fare fatica a rimanere concentrati e a fare progetti, a portare a termine impegni o a completare le incombenze quotidiane, tutte cose che possono irritare i partner.
Anche l’essere ritardatari è una cosa comune, che rappresenta una tendenza inconsapevole a ricercare conflitti o per creare problemi anche quando non ce ne sono. Un po’ un gioco alla “dai, giochiamo al gioco dei problemi”, cosa che può distruggere una relazione.
Cosa dicono i partner:
“Non mi dà mai attenzioni.”
“Dice cose così cattive, mi fa soffrire.”

 
2. Giro del cingolo anteriore (ACG). Corre longitudinalmente attraverso le aree profonde dei lobi frontali, e agisce come la leva del cambio del cervello.
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Quando c’è troppa attività nel giro del cingolo anteriore, le persone tendono ad essere rigide e inflessibili, del tipo “o si fa a modo mio o niente”. Possono avere tendenze ossessivo compulsive e arrabbiarsi quando le cose non vanno come dicono loro. I loro partner spesso li descrivono come non cooperativi, difficili o polemici. Questo può essere parecchio impegnativo e complicato in qualsiasi relazione. Le persone che hanno questo tipo di funzionamento non amano i cambiamenti né provare cose nuove, e i partner possono per questo sentirsi ingabbiati nelle solite vecchie routine. Sono anche persone che si preoccupano molto, tengono il muso, non dimenticano i torti subiti e non perdonano se viene fatto qualcosa che percepiscono come errori contro di loro. Ciò significa, tra l'altro,  che ai loro partner viene costantemente rinfacciato se hanno fatto qualcosa anche anni prima.
Cosa dicono i partner:
“Tira in ballo cose successe anni e anni fa.”
“Non dice mai mi dispiace”


3. Sistema limbico. Situato vicino al centro del cervello, è coinvolto nella regolazione del tono dell’umore.
Quando il sistema limbico è iperattivato, c’è una tendenza alla depressione, negatività e allontanamento dagli altri. Queste persone possono avere difficoltà nello stabilire un legame con il partner. Sono molto esperte nel rilevare cosa non va, inclusi i difetti del partner, cosa che in genere non aiuta in una relazione. Non scherzano, non sono gioiosi, non si sentono attraenti e possono avere uno scarso desiderio sessuale. Altri elementi comuni tra queste persone sono un basso livello di energia e scarsa motivazione, cosa che può evidentemente può essere un problema nelle relazioni.
Cosa dicono i partner:
“Non vuole stare con le altre persone.”
“E’ sempre così negativo, si fa fatica a stare con lui.”


4. Nuclei della base. Situati sotto la corteccia, vicino al sistema limbico, sono coinvolti nell’integrazione delle emozioni, dei pensieri e del movimento.
Quando i nuclei della base sono troppo attivi, si ha una tendenza verso l’ansia, il panico, la paura e la tensione. Ci può essere una diminuzione del desiderio sessuale perché il corpo è letteralmente avvolto dalla tensione, soffrono di mal di testa, mal di schiena, hanno problemi di stomaco e altri disturbi somatici. Spesso non hanno l’energia fisica o emotiva per sentirsi attraenti o per provare desiderio sessuale. La maggior parte dei loro ricordi è intrisa di ansia o paura. Possono tendere a evitare i conflitti, cosa che può portare all’impossibilità di confrontarsi con il partner e quindi a far diventare i problemi sempre più grandi, fino a percepirli come insormontabili. Queste persone possono avere il bisogno di compiacere le persone, con il risultato di assumersi troppa responsabilità all’interno della relazione, salvo poi provare risentimento. Tendono a sfinire il partner con la paura che trasmettono costantemente.
Cosa dicono i partner:
“Nelle situazioni immagina sempre i peggiori scenari possibili.”
“E’ sempre troppo apprensivo.”


5. Lobi temporali. Situati dietro alle tempie, sono coinvolti nella stabilità dell’umore, nella detezione degli indizi sociali, nella memoria e nel linguaggio.
Quando i lobi temporali non funzionano come si deve, le persone tendono ad avere difficoltà di memoria come dimenticare gli anniversari, i compleanni e altre cose importanti, facendo sentire le persone care ignorate e non amate.
Hanno spesso alti e bassi emotivi e per un partner può essere difficile gestire questi sbalzi d’umore. Possono essere lunatici e avere problemi di gestione della rabbia ed esplodere per cose apparentemente insignificanti. Ciò significa che le persone vicine hanno spesso la sensazione di camminare sulle uova quando hanno a che fare con loro. Possono prendere le cose nel modo sbagliato o fraintendere le emozioni altrui, il che può condurre a litigi.
Cosa dicono i partner:
“Mi aspetto sempre che perda le staffe”
“E’ sempre così lunatica che non so mai come comportarmi.”

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Al BrainLab Group abbiamo notato che quando le relazioni si sgretolano, spesso sono presenti disregolazioni del funzionamento cerebrale, in uno o entrambi i partner. Le cause di questi malfunzionamenti possono essere diverse, ma generalmente sono causate dalla storia personale, dagli eventi passati e dalle relazioni familiari nell’infanzia e nell’adolescenza, che spesso poi si riattivano e riverberano nelle relazioni attuali.

Per questo riteniamo che guardare anche al funzionamento del cervello, possibilmente insieme a un intervento di terapia di coppia, sia la chiave per risolvere molte delle problematiche che spesso possono portare alla rottura della coppia o, in caso contrario, a una vita d’inferno.


I conflitti coniugali e le altre difficoltà non sono una cosa che può attendere. In questi tempi incerti, il supporto di relazioni serene e solide è più importante che mai, e aspettare che le cose si risolvano da sole non è il giusto approccio.

Presso The BrainLab Group possiamo valutare il funzionamento cerebrale attraverso un approfondito assessment clinico e una mappatura cerebrale e prendere in carico la coppia. Il nostro approccio alla terapia di coppia infatti è multidisciplinare e viene declinato in base alla situazione specifica.

 
 
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    Dott.ssa Samantha Miazzi, fondatore e direttore scientifico di The BrainLab Group.

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