Il mal di testa oggi è tra le maggiori cause di sofferenza. Ne soffre almeno 1 persona su 10 nel mondo.
Chi soffre regolarmente di mal di testa (sia cefalea che emicrania) sa fin troppo bene quanto sia debilitante e invalidante. Nei casi peggiori, il mal di testa impedisce di lavorare, andare a scuola e vivere una vita normale. Le emicranie sono dei mal di testa di tipo vascolare, causate da una dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali. Al contrario, le cefalee sono causate da un restringimento dei vasi sanguigni. Sebbene alcune cose come la luce forte, il movimento, o alcuni alimenti possano scatenare un’emicrania, di fatto si tratta di complessi fenomeni neurovascolari, causati da rebound parasimpatici da parte del sistema nervoso centrale, che manifesta un’instabilità dell’eccitazione corticale e pattern di attivazione cerebrale disfunzionali. Questi rebound si manifestano quando una persona sperimenta un livello di stress per un periodo di tempo sufficiente a farlo diventare cronico, il funzionamento del Sistema Nervoso Autonomo – responsabile di mantenere l’omeostasi dei nostri ambienti interni e di adeguare le nostre reazioni somatiche ai nostri stati emotivi - si modifica in modo permanente. Spesso accade che le emicranie non si manifestino durante il periodo di stress. Piuttosto, si presentano immediatamente dopo. Ciò che succede è che il sistema nervoso parasimpatico, che si riattiva dopo un stress predominando l’attività simpatica, reagisce in modo eccessivo e riapre i vasi in modo esagerato. Il Neurofeedback aiuta a ripristinare una corretta attivazione cerebrale e rendere il SNC più stabile, diminuendo l’eccitabilità corticale e riducendo in modo significativo – fino alla scomparsa – del mal di testa e dei sintomi connessi. Ma cos'è il Neurofeedback? Il Neurofeedback, detto anche EEG biofeedback o neuroterapia, utilizza la capacità cerebrale di modificare e plasmare le reti cerebrali. E’ un modo di insegnare al cervello di funzionare meglio. E’ un trattamento supportato dalla ricerca scientifica utilizzato in moltissimi casi: aumento della capacità attentiva, diminuzione dell’ansia, miglioramento dell’umore, miglioramento dell’apprendimento e del comportamento…senza farmaci. Sebbene alla base ci sia una complessa tecnologia, e l’uso sia riservato a terapeuti con forti competenze neuroscientifiche e di conoscenze delle relazioni cervello-comportamento, il processo è semplice, senza alcun dolore e totalmente non invasivo. E’ puro e semplice apprendimento, da parte di pool di neuroni, che avviene grazie a continue informazioni che vengono fornite al SNC. La differenza sta proprio in questa “informazione di ritorno” (feedback) che viene fornita al cervello rispetto al suo modo di funzionare di secondo in secondo. Con il Neurofeedback viene fornito un tipo d’informazione che nel mondo di tutti i giorni non è disponibile. Quello che succede è che viene restituita un’informazione rapidissima – in termini di millisecondi – su come sta funzionando l’attività elettrica cerebrale. Ogni quarto di secondo al massimo, l’attività cerebrale effettiva viene comparata con il target di cambiamento desiderato, e il cervello riceve uno o più segnali che consistono in una sorta di “ricompensa” solo quando il target viene rispettato. In questo modo, attraverso una storica ed indiscutibile legge dell’apprendimento, detta Condizionamento Operante, il cervello impara a modificare il suo “comportamento”. Noi utilizziamo una combinazione di EEG neurofeedback e di HEG neurofeedback (emoencefalografia), e quando necessario anche altre tecniche di biofeedback. Prima vediamo il problema, poi lo risolviamo. Tutti i disturbi psicologici risultano da problemi nel funzionamento cerebrale. Il che non sta a significare che si può interventire solo con i farmaci. E nemmeno che non sia possibile intervenire, anzi! Il nostro cervello è plastico e grazie a questa sua qualità possiamo modificarlo e di conseguenza risolvere molte problematiche senza l’uso di farmaci. Ma è vero anche che non si possono trattare tutti i cervelli indistamente solo in base al sintomo che la persona lamenta. Spesso lo stesso sintomo infatti è sostenuto da diversi pattern di funzionamento cerebrale. Per questo presso The BrainLab Group effettuiamo un’approfondito assessment clinico e psicofisiologico. Misuriamo la funzionalità cerebrale con una mappatura detta qEEG (quantitative EEG), una vera e propria mappa del funzionamento delle varie aree del cervello, in modo da comprendere quali siano i pattern disfunzionali da correggere, e indaghiamo tutte le aree significative di vita della persona che si rivolge a noi. Con tutte queste fondamentali informazioni in nostro possesso, definiamo un piano di training completamente personalizzato e studiato in base ai dati emersi. Questo permette di modificare il funzionamento cerebrale, di riplasmare la struttura cerebrale e di modificare gli equilibri neurotrasmettitoriali risolvendo il problema alla base, non semplicemente mascherando i sintomi.
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Due mesi e mezzo dalla seduta di riallineamento, e tre giorni dal controllo: il mio atlante è rimasto al suo posto, meno male! Sì, perché devo dire che il trattamento non è stata l'esperienza più piacevole della mia vita... Ma ne è valsa la pena e vi dico perché:
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AuthorDott.ssa Samantha Miazzi, fondatore e direttore scientifico di The BrainLab Group. Archives
Agosto 2024
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